il consulente
Manuel Mensà Titolare e Consulente dello Studio Mens, è uno Psychic Medium Detective dotato di un’indole fortemente razionale e scettica << sono molto curioso ma proclive al dubbio, credo in ciò che vedo >> al contempo intuitiva ed istintiva.
Una sensibilità e sensitività personali particolarmente sviluppate e attive presenti già dalla nascita e maturate negli anni attraverso singolari esperienze vissute di percezione extrasensoriale quali retrocognizione, precognizione e fenomeni medianici.
Disciplina e rigore come stile di vita, la ricerca approfondita e la sperimentazione continua hanno portato ad intraprendere un percorso formativo tuttora in evoluzione personale e spirituale che ha come focus comprendere l’essere umano nella sua essenza in rapporto a fenomenologie apparentemente insolite che vanno oltre il ragionamento meditato dalla logica razionale per riconoscere una possibile esistenza della “vita dopo la vita”.
Oltre a una assidua collaborazione con Consultatori Privati e Aziende, Manuel è sovente Ospite di programmi radiofonici, webtv e televisivi, è Relatore ospite in conferenze ed eventi, è Autore.
All’attività di Consulente, affianca la poliedrica Carriera Artistica Internazionale e quella di Fashion Designer.
<< ... Amo i rapporti schietti, veri, onesti, sinceri, trasparenti, quei rapporti che a parole e a fatti maturano nel tempo, quei rapporti che sanno di leggerezza ma che di leggero hanno ben poco.
Detesto la mediocrità, non sono perfetto, sono fatto di sbagli, di cadute rovinose, di cicatrici che ancora fanno male, il passato mi ha ferito ma mi ha insegnato e rafforzato.
È inutile che io mi sforzi di essere come gli altri perché come gli altri io non sono.
Mi riservo a colui che saprà cercarmi, trovarmi, apprezzarmi, amarmi.
Ho amore in sospeso ... >>
MANUEL
Molti anni fa lessi su un quotidiano nazionale un articolo di David Bohm, uno dei maggiori scienziati del secolo scorso, che sottolineava come l’Universo non esistesse materialmente, ma solo in forma olografica, una specie di illusione. In seguito, lessi "La mente di Dio" di Paul Davies, fisico di fama mondiale, docente alle università di Londra e Cambridge, in cui sosteneva che se l’atomo poteva nascere da sé, non era lo stesso per le leggi che lo governavano, per cui qualche coscienza superiore le doveva aver create. Inoltre, secondo la moderna fisica teorica, la nostra non sarebbe l’unica dimensione, in quanto sembrerebbe che ne esistano altre che conterrebbero sia il nostro mondo che quelle parallele al nostro. Non sto parlando di una favola, ma di meccanica quantistica, secondo un’idea sostenuta dai massimi fisici, fra cui Stephen Hawking e Michio Kaku.
Ho compreso che tutte queste conclusioni dovevano portare la nostra intelligenza ad ammettere l’esistenza di un principio creatore, Dio o Grande Architetto dell’Universo, come lo si voglia chiamare. Per questo motivo iniziai a frequentare i medium, per comprendere se tali dimensioni parallele potessero essere il luogo del post mortem e per rendermi conto, con spirito critico, della realtà delle manifestazioni medianiche.
Non sono uno scienziato, ma uno storico, e in quanto tale mi sono sempre interessato alle credenze di ogni civiltà sull’esistenza di qualcosa dopo la vita.
Molti credono che in realtà i medium posseggano qualche prerogativa grazie alla quale riescono ad entrare in quella che possiamo definire una cassaforte universale contenente il sapere (intendo di ogni tempo), escludendo che le comunicazioni avvengano con spiriti. Basandomi su mie esperienze personali esistono due aspetti che mi fanno rifiutare quanto da essi sostenuto. In primo luogo, la drammaturgia che risiede nelle comunicazioni: se fosse vero che i medium posseggono la capacità di entrare in quella cassaforte universale non si spiegherebbe come mai, a una mia precisa domanda, lo spirito presente, non sapendo rispondere, ritenne di chiamarne un altro da cui ricevetti la risposta che mi interessava. Il secondo aspetto risiede dal fatto che in occasione di una seduta mi fu negata una risposta poiché mi fu detto da uno spirito che l’etica non lo permetteva. Da ciò ognuno può dedurre che se il medium (e sto parlando di un grande medium che fino ad allora non aveva mai sbagliato i suoi suggerimenti) avesse avuto un così stretto rapporto con il sapere universale avrebbe dovuto rispondermi. Inoltre, se esiste un’etica superiore che ha impedito la risposta, occorre per forza presupporre l’esistenza di una coscienza superiore che quel tipo di etica ha imposto.
A conoscenza della medianità di Manuel Mensà, anni addietro cercai di incontrarlo avendo saputo che avrebbe tenuto un concerto. Rimasi stupito della sua voce, poiché dava l’impressione di un qualcosa di celestiale, quasi che ascoltassi una voce soprannaturale. Non a caso, più tardi, conobbi che quel tipo di vocalità veniva chiamata “La voce degli Angeli”.
Ho sempre pensato che fosse un uomo del Rinascimento, il motivo risiede nelle sue molteplici ‘virtuosità’ come avrebbero detto in quel tempo.
Da allora ho frequentato Manuel, per comprendere ancora meglio la medianità. Devo dire in tutta sincerità che mi sono trovato di fronte ad una persona di grande umiltà, sempre disponibile ad aiutare il prossimo. Un giorno mi disse che sentiva il dovere di farlo. In occasione di un nostro incontro, gli dissi che avrei avuto la necessità di fargli una domanda particolare, senza tuttavia esprimerla a voce, ma ponendola mentalmente al suo spirito guida. Con mio grande stupore ricevetti una risposta coerente. So che esistono i mentalisti in grado di captare il pensiero, ma non si trattò di quel fenomeno, poiché lo spirito mi parlò di situazioni passate che solo io potevo conoscere e a cui non stavo in quel mentre assolutamente pensando.
Lui possiede fin dalla nascita una qualità speciale, da me invidiata, che possiamo chiamare medianità o sensitività sopra le righe, che gli permette di comprendere le situazioni della vita di ognuno e di consigliare nel migliore dei modi, grazie all’Entità con cui si rapporta. Non mi rendo conto di come questo possa accadere, so solo che accade. Personalmente, sono il primo ad aver costatato quanto ho scritto: ogni volta che un problema mi assillava, ho cercato di conoscere l’azione migliore da intraprendere in base a quanto Mensà vedeva e mi diceva.
Attraverso la scrittura medianica ottenuta tramite il suo spirito guida ho compreso quanto sia importante amare il prossimo e ancor fondamentale lasciare la testimonianza del nostro passaggio su questa terra, ottenendo al contempo consigli e risposte su avvenimenti futuri che mi hanno aiutato in moltissime occasioni. Posso affermare in tutta sincerità che le sue previsioni non mi hanno mai tradito.
Gli devo molto.
Andrea Vitali
Il Prof. Andrea Vitali, medievista e storico del simbolismo è considerato dalla Comunità Accademica uno dei massimi esperti della storia dei Tarocchi oltre a presiedere i comitati scientifici delle più importanti esposizioni realizzate in Italia sull'argomento.
Autore di numerose pubblicazioni alcune tradotte in sei lingue, ha svolto attività di collaborazioni scientifica e didattica sul simbolismo medievale e sull'iconografia allegorica dei Trionfi (Arcani Maggiori) presso Università ed Istituti di Cultura Italiani ed Esteri.
Numerose le sue interviste pubblicate su quotidiani, settimanali e riviste specializzate di grande prestigio in Italia ed all'Estero nonché sovente ospite in trasmissioni televisive sulle reti Rai e Mediaset.
Fondatore e Presidente dell'Associazione Culturale "Le Tarot", organismo specializzato nello studio e nella ricerca storica sulle discipline simboliche ed ermetiche, è composto da eminenti personalità del mondo accademico e culturale Internazionale.
www.letarot.it
<< I saggi iconologici di Andrea Vitali sono il riferimento più autorevole per lo studio dei simboli e delle allegorie degli Arcani Maggiori >>
Prof. Umberto Eco
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